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THE REVIVAL! E’ il 18 settembre la data ufficiale da segnare sul calendario dove il momento più atteso di tutta la stagione aprirà le sue porte:
La kermesse della settimana di MILANO MODA DONNA .
Siamo tutti in trepidante attesa come prima di rientrare a scuola quando non sapevamo cosa ci poteva riservare l’anno ma eravamo consapevoli e speranzosi in qualche buon cambiamento .
Ed è del cambiamento e dell’innovazione che gli stilisti ogni volta si nutrono ed ogni volta ci lasciano a bocca aperta quando ci fanno assaporare durante gli show che dalla camminata di lei in passerella quella collezione passi in strada e soprattutto possa essere vostra, possa essere tangibile, che non è un sogno ma che è realtà catturata al sogno.
“La Mamma delle capitali della moda ” questa volta lancia un appello importante dalla giunta comunale :”questa settimana venga ricordata come quella del rilancio del sistema moda in Italia“.
Si prepara quindi ad ospitare nelle sue location favolose le 132 collezioni suddivise in 74 show, 55 presentazioni (Gucci, Armani, Emporio Armani, Roberto Cavalli, Bottega Veneta, Etro, Antonio Marras, jil Sander…) e 15 su appuntamento oltre alle feste dopo sfilata degli stilisti italiani che sono ormai un orgoglio nazionale e che portano il buon nome del Made in Italy nel Mondo, di quelli emergenti che grazie alla Fondazione Altagamma e all’ assessore per la moda e il design Cristina Tajani a quattro di loro sarà possibile presentare la propria collezione nella sala dei cariatidi di palazzo reale e a cui facciamo un grosso augurio e un imbocca a lupo , degli stilisti internazionali, che dal canto loro sanno ben difendersi e sono ben visti qui a casa nostra.
L’aria che ogni volta si respira in questa settimana non è la solita situazione di tran tran normale ma esce fuori come in un profumo la nota di fondo che in questo caso definiamo il fashion people, provocatore, fuori dagli schemi, che colora e inebria ogni millimetro di Milano e porta positività con il suo stile e la sua eleganza e sicuramente il connubio è esaltante come un piatto di formaggi e miele.
Rifacendosi quindi alle parole della giunta comunale anche noi speriamo che questa settimana porti ad un rilancio di questa economia che ormai è ferma come un treno in una stazione a cui sono stati tagliati gli scambi.
I colori di Copenhagen
Apre i battenti due volte l'anno, a febbraio e in estate, quest'anno dal 3 al 7 agosto.
E' l'ideale per una vacanza estiva, se si è appassionati di moda, oppure di deisgn (copenhagenfashionweek.com).
Se pensare al stile nordico fa pensare al minimalismo e ai colori puri, si resterà sorpresi dalla vivacità cromatica delle collezioni.
Tra i designer più sperimentali, dal tocco artistico, quelli degni di nota sono: Henrik Vibskov, Marimekko e Stine Goya (disponibili online le loro creazioni).
La fashion week di Copenhagen punta molto sui nuovi stilisti emergenti, con il concorso Designers' Nest (henrikvibskov.com; marimekko.com; stinegoya.com).
L' avventurosa Seul
Anch'essa si tiene due volte l'anno (a ottobre e dal 26 al 31 marzo), e presenta le collezioni uomo e donna dei più noti e promettenti talenti coreani (seulfashionweek.org).
E' un evento ancora di nicchia ma in grande crescita, visto il potenziale della metropoli, che vanta un panorama di negozi tra i più all'avanguardia.
Nelle collezioni maschili, lo stile coreano si caratterizza per il sapiente equilibrio tra ispirazioni casual con forme decontratte e un taglio arricchito da dettagli di tendenza.
Tra i nomi più interessanti, ora distribuiti anche in europa, troviamo Juun j e Songzio, che sfilano pure a Parigi: propongono uno street style sofisticato con tocchi punk. Per la donna si spazia dalle forme asimmetriche e decostruite di Park Choon Moo alle caleidoscopiche stampe multicolor di Lie Sang Bong, fino agli accostamenti più hippy e ironici di Steve J e Joni P.
Anche se non è ancora nelle classifiche delle capitali della moda, Seul è senza dubbio una meta da minitorare per il fermento creativo e commerciale (juunj.com; songzio.com; parkchoonmoo.com; stevejandynip.com; liesangbong.com).
Nell'esotica Istanbul
Due volte l'anno, a settembre e febbraio (ifw.com.tr).
Una vetrina di quattro giorni esclusivamnete dedicata a designer di origine turca, siano essi stilisti emergenti o già affermati a livello internazionale. Oltre alle attrazioni architettoniche della città, creativi e shopping addicted troveranno pane per i loro denti nel quartiere di Nisantasi, una zona ricca di boutique e atelier da scovare tra viuzze e alte scalinate.
Tra i brand più famosi, per l'uomo c'è Tween, moda facile e multifunzionale venduta in 37 paesi, da Londra a Hong Kong.
Per lei, il già affermato Atil Kutoglu, che sfila anche a New York. I suoi caftani e le sue tuniche leggere piacciono a molte principesse e star come Catherine Zeta-Jones e Jessica Alba.
L’Africa: i colori del deserto e le stampe animalier.
Le linee essenziali: gonne leggermente svasate, morbide tuniche e sahariane di pelle.
Gli accessori speciali: maxi zeppe tribali e bracciali con lastre di metello.
SOUVENIR AFRICANO:
la stampa Africa è stata ispirata dall’abito di una donna circondata da bambini che i designer dell’ufficio stile hanno incontrato in un mercato africano durante un viaggio di ricerca.
Foglie ricamate, petali dipinti, ramages di pizzo.
I colori sono quelli della natura ma sempre sfumati, soffici, quasi sbiaditi.
Una collezione che sembra copiata da un erbario, con lunghi abiti di chiffon, gonne fino alle caviglie, bluse macramé e abiti da cocktail con stampe-giardino.
SHOPPING NEL BACKSTAGE:
sul set della campagna, tra i tanti props c'era anche una poltrona di tessuto strappato effetto vintage.
La modella Sasha Pivovarova se n'è innamorata e l'ha voluta per la sua nuova casa a Brooklyn.
La foto della campagna è di Paolo Roversi.
Fonte articolo: Album la Repubblica.
“Minimalismo barocco”, così Miuccia Prada racconta la sua collezione.
Un’ esplosione di energia: righe ottiche mescolate con altre righe di diverso colore e dimensione, oppure sovrapposte a decori barocchi, fantasie a banana, scimmiette, angeli e donne che ballano con ananas in testa.
Esagerate ed inresistibili le stringate inglesi che si trasformano in zeppe con plateau di corda e plastica.
ALL THE JAZZ:
la fonte d’ispirazione della campagna firmata da Steven Meisel è un poster anni 20′ di Josephine Baker.
Fonte articolo: Album la Repubblica
Il punk non è una moda, ma uno stile di vita.
Spille da balia, borchie e cristalli trionfano su gonne (molto mini) di pelle, schorts in denim, sui revers delle giacche, sui corpetti e le T-shirt.
Poi ci sono i pantaloni, skinny come sempre, di denim o pelle, metallizzati o a righe, perfetti con le canotte con la bandiera americana.
Ovviamente sbiaditi.
PRINCIPESSA PUNK:
tra le fandello stilista punk-glam di Cristophe Decarnin c’è la principessa Nareerat di Thailandia, che era seduta deliziata in prima fila.
Fonte articolo: Album la Repubblica
I colori sembrano quasi dipinti a mano, definiti mai completamente precisi.
Le linee degli abiti sono apparentemente semplici ma nascondono elementi couture.
DAL BLOG DI GABRIELE STREHELE SUL SITO www.strenesse.com:
"Quest'anno ho deciso di tornare alle mie origini.
Fare il proprio revival è una bella sfida.
E c'è anche un pò di paura: non sei mai sicuro che le reinterpretazioni degli "originali" vengano capite e apprezzate".
La foto della campagna stampa è di Markus Pritzi.
Fonte articolo: Album la Repubblica
Piccoli giochi geometrici di tessuto arricchiscono una collezione discreta e femminile.
Fatta di tuniche-tubino, camicie compatte, bermuda affilati e cappottini leggeri ma preziosi.
Che di sera lasciano spazio a miniabiti con dettagli origami.
ROCK CONNECTION:
la protagonista della campagna, Theodora Richards, figlia di Keith, mitico chitarrista degli Stones, e della modella Patty Hansen, nelle pause tra uno scatto e l'altro di Francesco Carrozzini ascoltava musica rock e mandava una quantità infinita di sms.
Fonte articolo: Album la Repubblica