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Angelica Dringoli: Artist, Interior and Fashion Designer


Noi di Now Absolutely, siamo lieti di recensire questa artista a tutto tondo, Angelica Dringoli, la quale nonostante la giovanissima età, ha già collezionato numerose opere e riconoscimenti; La sua forte passione trasparisce da tutte le sue creazioni, è affascinante come questa artista, riesca a creare un viaggio emozionale tra Moda, Arte e Design. Valorizzati dal profondo attaccamento al territorio, i progetti di Angelica, prendono vita con materiali di scarto e riciclo: tessuti di scarto industriale o artigianale, abiti, campionari o tappezzerie in disuso.  Stupefacente il progetto FilArt, una collezione di coloratissimi abiti, d’ ispirazione alle sue tele, arte indossabile, ma con la caratteristica in più di essere polifunzionali, ovviamente indossabili, ma perchè riporli dopo l’utilizzo in bui guardaroba? Angelica, li ha adatti, per essere ammirati con continuità, grazie ai pratici occhielli è difatti possibile esporli alle pareti, trasformandoli in unici oggetti di arredo.


OPERE DI ANGELICA DRINGOLI:


MODA

Abito Arlecchina, realizzato con Panno Casentinese, ritagli cuciti tra loro;

-accessori moda realizzati con campionari di tappezzeria, stoffe di recupero;

– Fashion in Fiber Recovery;

PITTURA
Occhi citazione quadro: “..se guardi bene dentro uno sguardo c’è molto di più di ciò che un occhio può vedere, c’è una storia, c’è una sensazione..”
Padere e Figlia;

Schiena citazione quadro: “..liberarsi non è molto difficile, è più difficile rimanere liberi..”

INTERIOR DESIGN
-quadro realizzato in un armadio a tre ante con acrilico e verniciato con patina laccata;


INTERVISTA AD ANGELICA DRINGOLI:


-Qual’è il suo metodo progettuale, la sua filosofia?

Il mio metodo progettuale si incrocia fra arte, moda e design. Un connubio di tre mestieri

distintamente diversi tra loro ma che insieme possono creare un armonia singolare. La filosofia del mio essere cerca di far esprimere ed esternare ciò che ho dentro. Quando analizzo i miei dipinti visualizzo

spesso il ritratto, evidenziandone l’espressione e catturandone le sensazioni per poi far percepire

un emozione, uno sguardo, una smorfia ed un gesto della figura umana che rappresento essendone totalmente affascinata e attratta.

L’interpretazione di designer come concetto nella mia vita artistica nasce in funzione e in relazione alla moda attraversando nello stesso tempo dei percorsi alternativi, uno dedicato al complemento d’arredo ed all’arredamento, utilizzando elementi e oggetti di ogni genere da me poi personalizzati e l’altro inerente alla moda creando un criterio di fantasia e di surrealismo, immaginando e realizzando esclusivamente le mie opere con materiali di riciclo e recupero, cercando di mettere in risalto in maniera del tutto personale gli accessori e i capi d’abbigliamento con stoffe, tessuti e materiali di risulta che sarebbero finiti nelle discariche o abbandonati, dando loro una nuova vita, quindi un riutilizzo.

-Chi sono i suoi modelli?

Nelle mie prime esperienze pittoriche, frequentando l’Istituto d’arte, i modelli da cui ho appreso e ho intrapreso il mio cammino artistico sono stati Picasso, Klimt e Dali, quindi correnti artistiche che vanno dal cubismo, Art Noveau (Liberty) e Surrealismo.

Frequentando poi l’Accademia ho approfondito la mia ricerca con altri mezzi espressivi rimanendo sorpresa dall’ Arte Concettuale che comprende l’Arte Povera, Land Art, Body Art e Earth Art e l’obiettivi della scuola del Bauhaus che erano quelli di unificare l’insegnamento di tutte le arti, architettura, scultura, decorazione e tessuto integrandole all’ interno del proprio Design. Mi sono appassionata anche all’ Iperrealismo di Duane Hanson e la Pop Art. Mi colpisce in particolar modo anche l’arte africana e in modo significativo la tecnica Batik che si basa nella realizzazione di tinture colorate su stoffe e di texture studiate nei minimi particolari.

Devo un grazie anche a queste correnti artistiche che tutt’ora mi accompagnano in questo percorso pittorico, sartoriale e progettuale.

-Tra i suoi prodotti, ce n’è uno al quale è particolarmente legata?

Come ho già detto, il mio primo mezzo espressivo è la pittura, ed ovviamente come ogni artista quando realizzo un opera d’arte, metto sempre il massimo e la mia passione la ritrovo in ogni mio quadro. Credo comunque che uno dei prodotti a cui sono più legata sia il dipinto “Padre e Figlia” perchè è stato uno dei miei primi ritratti ripreso da una foto personale e ha un forte valore per me. Come ha valore un altra delle mie opere sartoriali, cioè l’abito Arlecchina fatto con panno casentinese, questo abito rappresenta per me l’inizio di questo percorso nella moda. Entrambi infatti hanno in collegamento l’inizio delle due strade che ho intrapreso e me li porto sempre nel cuore.

-Quanto è difficile per un giovane come lei inserirsi nel mondo del lavoro? Quali sono le caratteristiche che secondo lei è importante avere? Ha dei consigli per i giovani progettisti?

Credo che in questi ultimi anni noi giovani, chi più chi meno, stia attraversando un momento di crisi proprio per inserirsi nel mondo nel lavoro. Conosco molte persone come me che nonostante attorno a noi ci bombardano di notizie negative, si rimboccano le maniche e cercano di fare il possibile per realizzare i propri sogni, proprio perchè anche se oggi molte circostanze ci deludono, cerchiamo di non perdere l’entusiasmo sperando che prima possibile ci sentiremo realizzati. Il consiglio quindi che posso dare è di essere sempre determinato, fare tanti sacrifici anche se spesso ti portano a rinunciare a tante cose, ma se la passione e la grinta c’è sono sicura che i nostri sogni si possono concretizzare.

-Cosa pensa della situazione dell’industria e del design contemporaneo? Pensa che con l’arrivo di prodotti dall’Oriente, in particolar modo dalla Cina, ci sia il rischio di una decadenza estetica e qualitativa o che saranno ancora più evidenti le peculiarità del design italiano?

-Pensa che sia ancora possibile fare qualcosa di nuovo?

A proposito della situazione dell’ industria e del design contemporaneo penso che ne abbia risentito anche questo  determinato settore, anche per i tentativi concorrenziali che derivano dal mercato estero e specificatamente determinato dall’ affluenza delle industrie orientali che certamente possono interferire con i nostri prodotti e con le nostre creazioni ma sono speranzosa perchè per esempio questo gennaio ho assistito al Macef di Milano dove ho visto entusiasmo e coraggio da parte di tutti noi giovani che abbiamo partecipato e guardandomi in giro c’erano progetti molto innovativi e funzionali, questo vuol dire dare un contributo da parte mia come da tutti gli altri partecipanti ad incentivare in qualche modo e dare una scossa propositiva alla nostra industria del designer proponendo oggetti originali. Penso quindi che questi avvenimenti e manifestazioni ci spronano ad elevare qualitativamente il nostro prodotto italiano e quindi credo sia possibile creare qualcosa di nuovo e d’impatto.

-Quanto è importante secondo lei la contaminazione tra l’industrial design, l’arte, la moda, il cinema…?

-Come può influire il design nello sviluppo della società contemporanea? Come può contribuire a migliorarla?

È fondamentale la contaminazione tra industria, design, arte, moda e cinema sia per il presente che per il futuro perchè sono collegate e necessitano una dell’altra per una migliore armonia del “made in italy” da diffondere più di quello che è e che attualmente rappresenta in modo tale che anche noi “interior e fashion designer” si possa dare un aiuto determinante e una maggior realtà per la crescita e lo sviluppo della società contemporanea di cui ne rappresentiamo. Nel mio piccolo realizzo abbigliamento e prodotti di design che possano servire per dare un buon contributo al nostro Paese, affrontando il tema del recupero e del riciclo perchè credo che in questo momento storico non si possa fare innovazione senza considerare la sofferenza ambientale, quindi realizzo dei prodotti in base anche a queste considerazioni, dandogli inoltre un impronta fantasiosa e singolare.

TITOLI DI STUDIO:

2013 Laurea in sez. Pittura All’accademia di Belle Arti Firenze
2008 Diploma in Arte applicata sez. decorazione pittorica all’Istituto d’arte Duccio di Buoninsegna Siena
2006 Diploma di Maestro D’arte sez. decorazione pittorica all’Istituto d’arte Duccio di Buoninsegna Siena
BREVE CURRICULUM:

-Giugno 2013 alla data attuale
Painter & Fashion Designer di INterni d’autore s.r.l
Esposizione pittorica ed aiuto occasionale di fashion
designer all’interno dello showroom.
-Aprile 2013 alla data attuale
lezioni di sartoria
Corso di taglio e cucito e cartamodelli per la realizzazione
di capi d’abbigliamento ed accessori.
-19 Agosto 2013 – 25 agosto 2013
Painter & Fashion Designer in FESTA CONTADINA FABRO (TR) 2013
Esposizione Pittorica e Sartoriale (borse, porta tabacco ed
altri accessori di moda femminile fatti a mano con stoffe di
recupero).
-16 Giugno 2013 – 1 Luglio 2013
FASHION DESIGNER per International Beauty Stylist 2013
La Biosthetique Paris
Concorso parrucchieri Biosthetique. Componente stilistica e artistica
del progetto svolto nel salone di Marta Marelli Hairstylist,
realizzando abito (Arlecchina), scarpe, accessori e la scenografia
per il concorso.
-21 Giugno 2013
Artist Designer nella notte bianca 2013 (siena)
Esposizione pittorica per la serata della notte bianca.
-Luglio 2012 – Maggio 2013
FASHION DESIGNER in fashion in Fiber Recovery
Progetto di riciclo, Realizzazione di un abito con tessuti di
recupero presentato alla Triennale di Milano.
-Febbraio 2012 – Gennaio 2013
DESIGNER in SCENARI DI INNOVAZIONE 8
Progetto su complementi d’arredo. Realizzazione di quattro
Plaid con tessuto casentinese presentato al Macef di Milano.
Con la collaborazione di Artex (Centro per l’artigianato
artistico e Tradizione della Toscana) e l’azienda Premiata
Tessitura Tacs (panno casentino).
-Maggio 2011 – Marzo 2012
FASHION DESIGNER in Fashion in Paper
Progetto ecologico. Realizzazione di un abito e accessori
fatti con carta presentato alla Triennale di Milano, So Critical
So Fashion di Milano, Istituto di Cultura Italiano Palazzo
Abrantes di Madrid, Green Catwalk World Rotaract Week
Cost Restaurant & Bar di Milano.
-Novembre 2010 – Giugno 2011
Painter in Mobilificio Valdichiana
Collaborazione occasione, realizzazione di dipinti su mobili
su commissione.
-Giugno 2007
Painter in Borgo San Fedele s.r.l.
Realizzazione di quattro tele in occasione della riapertura
della cappella cinquecentesca a Radda in Chianti (Vagliagli).
RICONOSCIMENTI:


FASHION DESIGNER

Fashion in Fiber Recovery
maggio 2013
Riconoscimento per essere arrivata tra i primi posti del concorso Fashion in Fiber Recovery 2012
DESIGNER

Scenari di Innovazione 8
giugno 2012
Riconoscimento per il progetto vincitore del concorso Scenari di Innovazione 8.
PAINTER

borgo san fedele s.r.l.
ottobre 2007
Riconoscimento per la realizzazione di quattro tele in occasione della riapertura
della cappella cinquecentesca a Radda in Chianti (Vagliagli).
CONTATTI

mail: angelica.dringoli@live.it

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Artista di strada, con il violino conquista i passanti…


"C'è un musicista...Qui. Un violino in spalla e una manciata di note tra la testa e le dita. Un mini concerto dedicato a tutti coloro che si fermano per un istante a guardare. Quando suona bene l'applauso è più convinto, altrimenti i passanti fanno un applausetto da minimo sindacale. L'applauso è veramente democratico e libero, come il bene del cane che non guarda prima chi tu sia, poi essere Adele al Royal Albert Hall di Londra... Oppure questo musicista qui per la strada, se sei stato bravo.. Ti premia con la stessa sincerità e quell'applauso battuto a dieci dita ha lo stesso identico valore" ( Guido Mirandoli) Sono ormai rari da vedere, perchè siamo abituati a guardare degli spettacoli seduti davanti ad uno schermo o in una poltrona di un teatro, a volte passano inosservati pur restando fermi nel tran tran di piazze e strade trafficate delle città del Mondo. Hanno nel cuore l'amore per l'arte e ne hanno fatta di strada nel senso pratico della parola, scegliendo di vivere la propria vita al di fuori di quello che il sistema ci impone, cioè produrre, guadagnare ed essere tristemente schiavi, loro preferiscono essere felici facendo ciò che la natura gli ha dato in dono. Fanno dell'arte il loro pane quotidiano ,si accontentano di un offerta, non si esibiscono in palcoscenici gremiti di gente con un botteghino che incassa un prezzo per l'arte, ma fanno della strada il loro teatro ,preferiscono restare nell'anonimato e per lo spettatore che si ferma ad osservarli e a sentirli l'impressione è che quasi di cogliere una diversità da altri tipi di artista, la performance è semplice, senza costruzioni, è pura. In inglese si chiamano Busker, più comunemente conosciuti nella nostra lingua come artisti di strada. Improvvisano spettacoli o ne ripropongono dal loro repertorio. Musica classica, jazz, mimi, ballerini, clown, saltimbanco,statue viventi ,cantori e poeti. Vorrei che vi fermaste almeno una volta a sentirli e a cercare di incrociare i loro occhi....Vi colpiranno nell'anima.... http://youtu.be/qqCHbYkNZmI

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Roberto Coda Zabetta


Biella, 1975

Vive e lavora a Milano, ma trascorre lunghi periodi all’estero, da New York a Berlino fino in oriente.

Nel 1996 entra all’ Accademia di Brera e diventa assistente di studio di Aldo Mondino.

Nella sue enormi tele dà vita a elaborazioni di primi piani che sfoggiano smorfie, urlano e inquietano.

Dipinti con smalti bianchi e neri tratti da scatti fotografici.

Volti che perdono contorni e identità nell’avvicinarsi alla tela, trasformandosi in azione, gestualità, con una tendenza all’astrazione carica di matericità.

Il mio lavoro è un’azione, non forma,e la figura è il risultato di una lotta corpo a corpo con la materia“, spiega Coda Zabetta.

Dal 97′ partecipa a mostre e concorsi per giovani artisti, in Italia e all’estero.

Nel 2000 vince il riconoscimento “Passaggi a Nord Ovest” della Fondazione Pistoletto.

Premiato anche a Milano al Miart 2003, ha partecipato alla sezione “Anteprima” della Quaqdriennale d’arte di Roma, mentre Palazzo Venezia ospitava una sua personale.

L’anno seguente a Palazzo Reale di Milano le sue “Nuvole Sacre“: quindici grandi tele per ricordare la follia umana della bomba atomica in Giappone nell’agosto 1945.


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CHIARA DYNYS


CHIARA DYNYS

Fonte immagine: flickriver.com

L’artista è nata a Mantova nel 1959.

Dynys esprime in maniera del tutto personale la sua riflessione sull’arte contemporanea, rifiutando qualsiasi concetto precostituito dall’istruzione.

Gli elementi che caratterizzano le sue opere sono essenzialmente la materia e la luce, basati sugli effetti che ombre e forme possono creare attraverso differenti punti di vista.

Le sue istallazioni appaiono mutevoli, come fossero ologrammi.

Dieter Ronte, direttore del Kunstmuseum di Bonn, la critica con queste frasi «Un tratto distintivo delle opere di Chiara Dynys è la frammentazione; i suoi oggetti sembrano esplodere a dimensione di ambiente, perché ciò che viene raffigurato ha perso unità, è esso stesso l’emblema dell’impossibile ricomposizione».

L’artista ha ottenuto nel tempo, numerose esposizioni personali in importanti musei e istituzioni pubbliche e private, dal Museo Cantonale di Lugano, al Kunstmuseum di Bonn, dalla Rotonda della Besana a Milano, al Museum Für Neue Kunst di Kerlsruhe in Germania.

Ha partecipato a numerose collettive, quali, alla Fondazione Arnaldo Pomodoro a Milano, al PAC, all’Intitut Mathildenhöhe di Darmstadt, alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e al MART di Rovereto.

Chiara Dynys, è entrata presto a far parte di importanti collezioni pubbliche e private.

Le sue gallerie di riferimento in Italia sono, Fumagalli di Bergamo, De Crescenzo & Viesti di Roma, mentre all’estero lavora con Hollenbach di Stoccarda e Madonna Fust di Berna.

Fonte immagine: ecologiae.com
Fonte immagine: teknemedia.net
Fonte immagine: globartmag.com
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GRAZIA VARISCO


GRAZIA VARISCO

fonte immagine: arte.go.it

L’artista, nata nel 1937 a Milano (città nella quale vive e lavora attualmente), ha frequentato i corsi d’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, proseguendo successivamente con la ricerca artistica in campo “cinetico-programmato”.

Partecipando alle ricerche sulla nuova tendenza artistica “Arte Programmata”, così definita da Bruno Munari, ha istituito insieme a Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gianni Colombo e Gabriele De Vecchi, il “Gruppo T”, promuovendo l’ innovativo movimento.

Il loro primo manifesto simbolo della fondazione del gruppo, riportava le queste righe «vediamo la realtà come continuo divenire di fenomeni che noi percepiamo nella variazione».

La Varisco ha partecipato a numerose mostre intitolate “Miriorama”, e nel 1962, ha collaborato con Munari per le esposizioni d’Arte Programmata, organizzate a Milano, Roma e Venezia.

Dal 1963, ha iniziato ad esporre le sue opere in numerose gallerie e spazi pubblici, e contemporaneamente ha partecipato alle rassegne del movimento internazionale “Nouvelle Tendence”.

Nel 2006, le sue opere sono state in scena, durante la mostra “Gianni Colombo-Grazia Varisco”, con sede alla Rotonda della Besana a Milano, mentre a Roma le sue creazioni sono state rappresentate in due importanti collettive: “Gli ambienti del Gruppo T – Le origini dell’arte interattiva”, alla Galleria Nazionale di Arte Moderna, e nel 2008 l’artista ha partecipato a “Il mito della velocità”, presso il Palazzo delle Esposizioni.

Attualmente molte delle sue opere, sono presenti in numerose ed importanti collezioni pubbliche e private, come alla Gnam di Roma e al Moma di New York.

Le gallerie di riferimento italiane, sono: Marconi e Carla Pellegrini di Milano, Fioretto di Padova e Peccolo di Livorno, mentre all’estero lavora con: la galleria Hoffmann di Dusseldorf e con l’olandese Conny Van Kasteel.

fonte immagine: artsblog.it
fonte immagine: artsblog.it
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DANIELE BOSICA percorso artistico


DANIELE BOSICA

2010, LEGAMI, cemento, ferro e pietra, ubicata

Specializzato in Progettazione e Comunicazione di Beni Culturali

Laureato in Decorazione

Collaboratore Restauratore di Beni Culturali


ISTRUZIONE E FORMAZIONE

2010 Corso di alta formazione in scultura metalli, centro T.A.M. (trattamento artistico dei metalli) fondato da Arnaldo Pomodoro, Pietrarubbia PU.

Stage in allestimento mostre ed eventi presso Alexander museum palace hotel, Pesaro.

2010 Borsa di studio per residenza artistica, Workshow “Laboratori creativi in rete”, organizzato dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Cagliari in collaborazione con il Ministero della Gioventù, l’ANCI ed il GAI, presso la Scuola Internazionale di Scultura del M° Pinuccio Sciola.

2008 Master in Progettazione e Comunicazione dei Beni Culturali e del  territorio toscano, Facoltà di Scienze Politiche di Firenze.

Stage presso la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della toscana del MiBac con sede a Firenze

Titolo Tesi: “Musei e Comunicazione” la carta della qualità dei servizi, con la    progettazione di un estratto di tale documento per tutti i musei e aree archeologiche della Toscana.

Relatore Soprintendente Bruno Santi.

2007 Diploma di Laurea in Decorazione, presso L’Accademia di Belle Arti di Firenze, valutazione finale 110 e lode.

Tesi di Laurea in storia dell’Arte: “Arte e Pubblico”, il cambiamento dei rapporti tra arte e pubblico: dalle Neo-Avanguardie alla Video-arte.

Relatore prof.ssa Susanna Ragionieri

2006 Attestato di Collaboratore Restauratore di Beni Culturali.

2001 Attestato ECDL (patente Europea del computer).

2000 Diploma di maestro d’Arte applicata presso L’Istituto Statale d’Arte di     Pescara, punteggio 77/100

Partecipazione a progetti artistici di ’ambito regionale e privato, con successive pubblicazioni di elaborati su catalogo.

DATI ARTISTICI

Attualmente allievo della scuola di alta formazione T.A.M. (trattamento artistico metalli) fondata da Arnaldo Pomodoro. Stage presso l’Alexander museum palace hotel, Pesaro.

2010 Borsa di studio, Workshop “Laboratori creativi”, presso la Scuola Internazionale di Scultura del Maestro Pinuccio Sciola, San Sperate (Cg). Realizzazione di due sculture: “Legàmi”, cemento e cera di giudea, dim. h.2,50 mt.;“Organetto”, pietra e acciaio. Le due sculture sono state collocate in un area comunale di Cagliari.

2010 Pubblicazione di foto paesaggistiche sul sito ufficiale del Comune di Cagliari.

lug.-ago. 2009 mostra collettiva “Incontro di Giovani Artisti” II edizione, organizzata dal Comune di Alba Adriatica. Opere esposte: il 6 Aprile (stampa digitale su forex, 70×100, raffigura un angelo posto davanti ad una casa colpita dal terremoto dell’Aquila), l’Angelo pensante (scultura in gesso).

Ott. 2008 collettiva di fotografia e scultura “Proteismo Reggente”, presso la sala espositiva del palazzo comunale di Teramo.

Sett. 2008 mostra fotografica per il QUEER florence festival, tenutasi al Viper Theatre di Firenze.

2008 foto selezionate dalla rivista Femme Italy, per documentare un articolo sulla lingerié.

2008 immagini pubblicate sul portale www.liberaeva.it sezione vernissage d’autore.

2008 stagione estiva: varie mostre collettive con il Gruppo Creabile, tenutesi in tre comuni della costa abruzzese (Giulianova lido, Alba Adriatica e Pineto).

Sett. 2008 mostra collettiva “Incontro di Giovani Artisti” I edizione, organizzata dal Comune di Alba Adriatica. Opere esposte: la finestra del Santo, Eco Annunciazione ed il Soldato (70×100, 100×70, 70×100, foto digitale su forex).

Ago. 2008 personale di pittura e fotografia, presso la Villa Filiani del comune di Pineto.

2008 mostra collettiva, intitolata: “Donne”, nella sala espositiva delle Casa dello Studente, viale Morgagni Firenze.

2008 prima personale fotografica, EROtismo, presso il caffè storico letterario Le Giubbe Rosse di Firenze.

2007 partecipazione al concorso fotografico Atlante italiano 007, tenuto dal MAXXI di Roma, con pubblicazione sul sito nella sezione luoghi da sogno.

2006 mostra collettiva di fine anno accademico, proiezione del video l’Incerto Prologo, nel Chiostro dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze.

2006 servizio fotografico di moda, richiesto da uno stilista emergente, Michele Fois.

2006 partecipazione al QUEER florence festival,  con il  video TransAction, che è stato scelto per la proiezione al cinema SpazioUno di Firenze.

2005 mostra collettiva di fine anno accademico, proiezione del video TransAction, nel Chiostro dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze.

2004 mostra collettiva “la Zona d’Ombra”, il Soldato (foto digitale in b/n, stampa su forex, 70×100), Accademia delle Belle Arti di Firenze.

2004 ideazione e partecipazione di una Performance, durante la Biennale d’Arte Contemporanea fiorentina, presso la Fortezza da Basso (Fi). In tale occasione è nata una collaborazione con l’artista internazionale Angel Orénsanz.

Durante il percorso di studi all’Istituto Statale d’Arte, ho partecipato a vari progetti artistici di ambito regionale e privato, con successiva pubblicazione degli elaborati su catalogo.

http://danielebosica.jimdo.com/

OPERE:

2002, CRISTO, gesso, finitura marmo, collezione
2002, DEA BENDATA, gesso
2005, ABITO, cemento
2005, cemento cromato, particolare
2006, PROFILO, cemento e foglia oro
2007, DONNA FERRO DA STIRO, bronzo bicromo, fusione
2007, ROBERTINA, bronzo, fusione a cera persa, particolare
2009, CROCIFISSA, bassorilievo gesso
2009, L'ANGELO PENSANTE, gesso collezione privata
2010, MASCHERA, terracotta
2010, ORGANETTO, pietra e ferro, Scuola Internazionale di P. Sciola, San Sperate CG
bassorilievo, OMAGGIO A KLIMT, particolare


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Intervista a DANIELE BOSICA

DANIELE BOSICA

Il mio percorso artistico si è sviluppato attraverso la conoscenza e l’utilizzo di tutte le arti classiche e delle arti plastiche, facente parte della formazione Accademica fino all’interesse per le arti non convenzionali ma moderne come la fotografia e la video-arte. Le creazioni pittoriche, scultoree, decorative, fotografiche e video, pur trattandosi di generi tra loro diversi, hanno un unico denominatore. Personalmente considero queste forme d’arte un mezzo per arrivare a un unico obiettivo: esternare la creatività scaturita da molteplici emozioni, è questo che mi porta a fare arte. Negli ultimi anni ho anteposto la fotografia e il digitale alle altre arti, non per motivi etici ma per la loro fugacità, d’altronde: l’artista è come una spugna, assorbe e filtra tutto ciò che lo circonda…l’opera d’arte esce dalla spugna prendendo forma.

La fotografia in particolare non mi è nuova, per essere precisi è una passione che ho sempre avuto fin da bambino, soltanto che oggi è cambiata la sua funzione. Se prima utilizzavo la fotocamera per documentare e immortalare azioni o luoghi adesso il mio intento è la comunicazione, trasmettere al pubblico un messaggio, una sensazione del momento.

A questo punto parte la mia prima mostra personale di fotografia: “EROtismo”, presso il caffè storico letterario le Giubbe Rosse, Firenze.

“EROtismo”

di

DANIELE BOSICA

La raccolta fotografica testimonia l’importanza che l’erotismo ha nella società evidenziandone il suo sopraggiungere casuale. L’erotismo fa parte dei gesti, dei pensieri e delle azioni quotidiane; un occhio attento questo lo avverte e ne registra l’attimo piacevole, così come l’obiettivo di una fotocamera ne riporta fedelmente l’immagine su pellicola.

L’erotismo è un concetto allargato e appartiene a tutti, non solo al mondo femminile in cui è innato, ma a chiunque modelli il proprio corpo. Chi a suon di milioni e di bisturi abbandona i limiti del proprio essere, trascendendo ciò che la società gli impone, giunge a una propria identità spesso sfacciata e appariscente.

Cogliere l’erotismo in tutte queste svariate sfumature è meno scontato di quanto possa sembrare.

Se nel quotidiano o girando per strada trovo una fonte d’ispirazione, mi fermo a fotografarla, non per poi ritrarla fedelmente sulla tela (non avrebbe senso, la fotografia è già perfetta di suo, è reale). Il processo creativo avviene dopo la sua stampa, modificandola; arricchendo o impoverendo la sua essenza fino a che, ai miei occhi appaia perfetta!

Ultimamente invece, mi sto dedicando alla scultura, nel periodo accademico ho lavorato e sperimentato con materiali come: il gesso, l’argilla, la cera, il cemento e il bronzo. Nel corrente anno ho avuto modo grazie ad una borsa di studio (presso la residenza artistica del Maestro Pinuccio Sciola) di lavorare anche con la pietra. Adesso invece, è il momento dei metalli, un work in progress presso la scuola di alta formazione, il centro T.A.M. fondato da Arnaldo Pomodoro.

www.danielebosica.jimdo.com

Mostra EROTISMO Caffè Giubbe Rosse Firenze
Mostra Fotografica EROTISMO Caffè Giubbe Rosse Firenze

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CARLA ACCARDI


CARLA ACCARDI [caption id="attachment_625" align="alignleft" width="551" caption="Fonte: siciliainternazionale.it"][/caption] L’artista è nata a Trapani nel 1924, attualmente vive e lavora a Roma dal 1946. Presso i suoi studi di via Margutta a Roma, l’Accardi ha frequentato artisti come: Consagra, Turcato, Attardi, Dorazio, Guerrini, Maugeri e Perilli, con i quali non solo ha condiviso le ideologie dell’arte astratta, sottoscrivendo nel 1947 il manifesto “FORMA 1”, ma insieme a loro ha partecipato anche a numerose collettive. La sua prima collettiva personale ha avuto luogo alla Galleria Numero di Firenze, e nel 1950 ha esposto alla Galleria Libreria Age d’ Or di Roma, esprimendosi per mezzo di una pittura costruttivo-concretista. Dal 1954, l’Accardi si sposta verso un ‘altra prospettiva pittorica, basata sulla poetica del segno, proponendo opere raffiguranti insiemi di segmenti bianchi adagiati su fondi neri. Agli inizi degli anni 60’. l’artista, si incentra sulla ricerca del segno-colore, trasferendo alle opere successive un intenso valore cromatico, utilizzando come supporto superfici trasparenti di sicofoil. Nel 1964, ha partecipato per la prima volta, con una sala personale, alla Biennale di Venezia, e a seguire nel 1976, 1978 e 1988. Dagli inizi degli anni Ottanta, sino ad oggi, l’artista predilige l’utilizzo di tele grezze, sulle quali adagia diverse stesure cromatiche, che contrapposte creano diverse intensità. Carla Accardi, ha partecipato alle principali rassegne storiche dell’arte in Italia e all’estero, come “Italia Art in the XXth Century” alla Royal Academy di Londra nel 1989, e nel 1994 è stata presente alla rassegna “The italian Metamorphosis 1943-1968” al Gouggenheim Museum di New York. Le sue opere sono presenti nei musei e nelle collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. In Italia lavora con Minini di Brescia, Bonomo di Roma e Santo Ficara di Firenze, mentre all’estero collabora con la Gallerie Greta Meert di Bruxelles. [caption id="attachment_626" align="alignleft" width="252" caption="Carla Accardi Acquatinta dimensioni 55x75 cm Fonte immagine: oltrearte.com"][/caption] [caption id="attachment_627" align="alignleft" width="500" caption="Carla Accardi Acquatinta dimensioni 55x75 cm Fonte immagine:leggievai.it"][/caption] [caption id="attachment_628" align="alignleft" width="425" caption=" Materico sui grigio olio e smalto su tela (tecnica mista) dimensione cm53,5x62,5 fonte immagine: http://www.palazzoriso.it"][/caption]