AZZEDINE ALAÏA
Nato nel 1935 a Tunisi da genitori agricoltori.
Ha intrapreso gli studi presso il locale istituto delle belle arti nella città natale, Ecole des Beaux-Arts, mentendo sull’età per essere ammesso al corso di scultura.
Terminati gli studi, dopo aver letto un’ annuncio come sarto di abiti femminili, fu aiutato dalla sorella gemella, che ebbe un ruolo fondamentale, insegnando lui tra cartamodelli, taglia e cuci, eccellenti creazioni sartoriali e ben presto si dilettò nella realizzazione di copie di abiti di alta moda per le proprie vicine di casa.
Ispirato dalla sorella e dalle letture del mensile Vogue, decise di avvicinarsi al mondo della moda trasferendosi a Parigi.
Dopo aver lavorato per soli cinque giorni per Christian Dior, dove aveva il compito di attaccare etichette nei capi di abbigliamento, fu accolto nell’azienda di Guy Laroche, dove rimase per circa due stagioni.
Nel contempo ha lavorato da prima come governante della marchesa di Mazan, per poi nel 1960, passare alla famiglia Blegiers, dove oltre la sua mansione di governante, confezionava abiti per la Contessa e conoscenti dell’alta società francese dell’epoca.
Tale esperienza gli portò una prestigiosa clientela, la quale, rimase fedele anche dopo l’apertura del primo atelier.
Negli anni settanta giunse alla realizzazione della prima collezione prêt-a-porter per Charles Jourdan.
Durante la metà degli anni ottanta, furono aperte le boutique di New York e Beverly Hills, richiamando a sé importanti celebrità come Madonna, Naomi Campbell, Stephanie Seymour, Carine Roitfeld e Carla Sozzani.
Nel 1996 ha partecipato alla Biennale della Moda a Firenze.
Nel 2000 ha stretto un solidale rapporto di lavoro con il gruppo Prada, ed ha esposto al Guggenheim di New York, a dimostrazione delle sue capacità artistiche.
I suoi abiti da sempre si fondono con il corpo sfidando i confini tra carne e materia.
Fonte: Fashion Now